Tabella dei contenuti
- I neonati possono bere acqua?
- Quando dare acqua ai neonati?
- Quale acqua dare ai neonati?
- Acqua del rubinetto: cosa sapere
- L’acqua migliore per il tuo bambino
Un neonato può bere l’acqua? Se sì, quanta e quale acqua è la migliore? Se sei una neomamma, probabilmente ti sarai posta queste domande almeno una volta. Scopri qui alcuni consigli utili per gestire al meglio l’idratazione del tuo bambino nei primi mesi di vita.
I neonati possono bere acqua?
Iniziamo con un’importante considerazione: il latte materno è un alimento molto ricco di acqua. Stando a quanto riporta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, “un bambino al quale si permette di succhiare ogni volta che lo desideri, non ha bisogno di assumere altra acqua, nemmeno nei climi molto caldi e secchi”.
Durante l’allattamento non è dunque necessario somministrare ulteriore acqua ai neonati. Dare da bere a un bimbo di pochi mesi bevande come camomilla o altre tisane è anzi sconsigliato, per almeno due motivi:
- Lo stomaco del bambino, ancora in via di sviluppo, verrebbe riempito da liquidi che non hanno il giusto apporto calorico e che creerebbero un falso senso di sazietà.
- Abituare il bambino ad altre bevande può disturbare e diminuire la produzione di latte materno e il conseguente apporto di nutrienti.

Quando dare acqua ai neonati?
È dunque consigliato dare da bere al neonato soltanto dopo l’inizio dello svezzamento, ossia a partire dal sesto mese di vita circa. Ma quanto dovrebbe bere al giorno?
All’inizio si possono dare al bambino piccole quantità d’acqua con il biberon: il volume andrà poi gradualmente aumentato nel corso dei mesi, fino a raggiungere un poco alla volta il fabbisogno giornaliero e sostituendo così completamente il latte.
Secondo i dati della Società Italiana di Nutrizione Umana: un bambino dai 6 ai 12 mesi necessita di 800 ml di acqua al giorno, per arrivare poi ai 1200 ml dagli 1 ai 3 anni.

Una volta iniziato lo svezzamento, l’acqua diventa dunque un alimento presente a tutti gli effetti nella dieta del bambino. Ma è fondamentale tenere a mente una cosa: durante questo periodo i reni e la vescica sono ancora in fase di sviluppo ed è bene non rischiare di affaticarli.
Sarebbe quindi giusto chiedersi quale acqua preferire, e quale possibilmente evitare.
Quale acqua dare ai neonati?
Il criterio a cui prestare più attenzione quando scegliamo l’acqua per il nostro bebè è il residuo fisso. Perché?
- Se ci troviamo nelle prime fasi dello svezzamento, in cui all’introduzione graduale dell’acqua è ancora affiancata la poppata, dobbiamo considerare che il latte materno contiene già un apporto sufficiente di sali minerali.
- Inoltre, in questa fase dello sviluppo gli organi del bambino non sono ancora pienamente formati, ed è bene non affaticarli con acque ricche di sali minerali.
L’acqua migliore per i neonati è dunque quella con residuo fisso inferiore a 140 ml/lt.

Acqua del rubinetto: cosa sapere
In molti sono convinti che sia meglio evitare l’acqua del rubinetto per i neonati, specialmente in alcune zone d’Italia dove la percentuale di calcio, cloro e calcare è più alta.
Chiariamo però un concetto: non c’è alcun motivo nutrizionale, né alcuna ragione pediatrica per non dare ai bambini l’acqua domestica, se risulta controllata e sicura.

Un’ottima soluzione per risparmiare sull’acquisto di acqua in bottiglia e per ridurre il consumo di plastica è quella di installare un depuratore sottolavello, in grado di filtrare l’acqua e di regolare la concentrazione di sali. In questo modo ti libererai da potenziali sostanze dannose e potrai introdurre gradualmente l’acqua di casa nella dieta del tuo bebè.
Usare un purificatore domestico è vantaggioso anche per la preparazione del latte in polvere: questo può essere tranquillamente dato al neonato se si utilizza acqua di rubinetto opportunamente filtrata, in modo da abbassare il residuo fisso.
L’acqua migliore per il tuo bambino
Infine, è bene sapere che non tutti i sistemi filtranti depurano l’acqua allo stesso modo.
Mentre gli impianti a microfiltrazione e a ultrafiltrazione non sono sufficienti per eliminare dall’acqua tutte le sostanze inquinanti, gli impianti a osmosi inversa restituiscono un’acqua praticamente distillata, che necessita di ulteriori miscelazioni prima di essere bevuta.

Il nostro sistema di depurazione, invece, utilizza l’innovativa tecnologia della nanofiltrazione su membrana: perfetta se si vuole ottenere un’acqua a basso residuo fisso, ideale sia per lo svezzamento del neonato che per la preparazione del latte artificiale.
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