Depuratore osmosi inversa: ne vale la pena?

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Tabella dei contenuti

Le opinioni sui depuratori d’acqua ad osmosi inversa sono diverse e a volte contrastanti, con pareri sia a favore che contro tale tecnologia. Leggi questo articolo per essere più consapevole e avere qualche informazione in più su questo sistema di purificazione.

Depuratore ad osmosi inversa: come funziona

Un depuratore ad osmosi inversa è un sistema di filtrazione che sfrutta l’omonimo principio a membrana, per rimuovere tutte le sostanze disciolte nell’acqua fino a 0,0001 micron. Nella classificazione dei vari impianti di filtraggio, l’osmosi inversa è il sistema che svolge la più elevata filtrazione ed è persino in grado di trattenere gli ioni salini.

In linea generale, il funzionamento di un impianto ad osmosi inversa è il seguente:

  • l’acqua proveniente dall’acquedotto di rete entra nel sistema di depurazione e passa attraverso un filtro meccanico, che trattiene le particelle e i sedimenti grossolani;
  • successivamente l’acqua viene spinta tramite una membrana semipermeabile, grazie all’azione di una pompa con pressione superiore alla pressione osmotica naturale;
  • la membrana lascia passare solo le molecole d’acqua, mentre blocca e respinge sali minerali, batteri, virus e altre varie sostanze disciolte, depurando l’acqua trattata;
  • infine l’acqua attraversa un filtro a carboni attivi, che assorbe il cloro e ne migliora ulteriormente il sapore, per essere raccolta in un serbatoio ed erogata dal rubinetto.
depuratore osmosi inversa funzionamento

Pro e contro dei depuratori ad osmosi inversa

Come per l’acquisto di un qualsiasi sistema di filtrazione dell’acqua di casa, un impianto ad osmosi inversa presenta alcuni vantaggi per il consumatore finale:

  • si tratta di un metodo molto comune per depurare l’acqua di rubinetto, soprattutto se si sospetta una contaminazione, e in commercio ne esistono molti modelli;
  • l’osmosi inversa può rimuovere il 95% dei solidi totali disciolti, tra cui cloro e fluoro, sali minerali, contaminanti biologici e chimici, agenti inquinanti ed altre impurità;
  • l’acqua osmotizzata assicura dei benefici rispetto all’acqua in bottiglia, sia in termini economici di fornitura e di trasporto, sia per quanto riguarda l’impatto ambientale.
acqua osmotizzata da rubinetto

Allo stesso tempo, però, è bene essere consapevoli di alcuni svantaggi e problemi che possono presentarsi con un depuratore ad osmosi inversa. Fin troppo spesso, purtroppo, vengono ignorati o tenuti nascosti alcuni fattori oggettivamente negativi, quali:

  • Spreco d’acqua: ogni impianto ad osmosi inversa prevede una percentuale di scarto sull’acqua erogata, in un rapporto minimo di 1 a 2. Cosa significa? Che per ogni litro di acqua osmotizzata vengono prodotti 2 litri di acqua di scarto contenenti tutte le sostanze filtrate, rilasciate nel sistema fognario. Ciò può rappresentare un problema per i consumatori: sia quelli più attenti alla bolletta, sia quelli più sensibili all’inquinamento.
  • Processo lento: l’acqua osmotizzata richiede tempi di filtrazione e accumulo molto lunghi. A seconda della pressione nella rete idrica (che dev’essere sempre abbastanza elevata per far funzionare il sistema), l’acqua viene lentamente depurata e depositata nel serbatoio. In caso di un utilizzo superiore alla norma, può capitare di dover attendere fino a un giorno intero per riempire nuovamente il serbatoio.
  • Ri-mineralizzazione: l’elevata capacità filtrante delle membrane ad osmosi inversa “prosciuga” l’acqua dai sali minerali, al punto che diventa necessario reintegrarli per adattarla al consumo umano. Generalmente lo si fa in due modi: attraverso un bypass, ossia la miscelazione con l’acqua di rete (rischiando però di introdurre nuovi agenti inquinanti), o con l’aggiunta di minerali nei serbatoi (per sostituire quelli persi).

Bere l’acqua ad osmosi inversa fa male?

A tal proposito, la domanda che spesso ci si pone è: l’acqua depurata con l’osmosi inversa fa male alla salute? E la risposta è influenzata da un’ampia serie di fattori, alcuni dei quali determinano che l’acqua osmotizzata può comportare degli effetti collaterali.

Come anticipato, è importante sapere che l’osmosi inversa produce un’acqua povera di sali minerali: alcuni di questi, come calcio e magnesio, risultano essenziali per la salute e vengono introdotti in percentuali notevoli con l’acqua che beviamo ogni giorno.

Non lo diciamo noi, ma il Ministero della Salute: “È riconosciuto un ruolo importante dell’acqua nell’apporto di elementi minerali, tra i quali calcio e magnesio (…) l’assunzione di tali elementi con l’acqua è sostanziale soprattutto per individui che ricevono contributi marginali degli stessi elementi da altre fonti alimentari (…)”, notando come sia necessario porre una “considerazione particolare ad eventuali rischi di eccessiva demineralizzazione delle acque e conseguente minore apporto di micronutrienti e sali minerali.

Sempre nel D.M. 07/02/2012: “l’OMS, in considerazione dell’importanza della presenza di minerali essenziali nell’acqua destinata al consumo (…) prevede che gli utilizzatori di questi dispositivi devono essere informati delle modifiche nella composizione minerale causate dai trattamenti e delle possibili conseguenze sull’assunzione.

acqua osmotizzata fa bene o male

Ciò che si tende troppo spesso a dimenticare è che l’acqua non è solo un liquido da reintegrare, ma è un vero e proprio alimento, tanto da essere parte integrante della piramide alimentare INRAN per l’apporto di sali minerali essenziali per l’organismo: bere acqua demineralizzata può infatti aumentare il rischio di disidratazione ipotonica.

Quindi sì: alla lunga, bere acqua osmotizzata non opportunamente ri-mineralizzata può far male alla salute. Allo stesso tempo però, i metodi di ri-mineralizzazione dell’acqua osmotizzata possono essere poco efficaci, reintroducendo sali già naturalmente presenti nell’acqua di rete, o peggio, alcune sostanze nocive precedentemente filtrate.

Quali sono le alternative all’osmosi inversa?

Considerati i pro e i contro di un depuratore ad osmosi inversa, è facile notare quali caratteristiche debba avere un impianto di filtrazione per essere vantaggioso:

  • permetta di risparmiare sull’acqua in bottiglia abbassando l’impatto ambientale;
  • non preveda ulteriori ri-mineralizzazioni e mantenga la composizione dell’acqua;
  • purifichi l’acqua del rubinetto in modo rapido e adeguatamente in profondità;
  • non provochi sprechi d’acqua di rete ingenti e conseguenti aumenti in bolletta;
  • necessiti di poca manutenzione dei filtri e di costi contenuti per la gestione.

Con questi presupposti in mente, Nanosystem ha progettato il proprio sistema di purificazione dell’acqua: Goccia è l’impianto domestico a nanofiltrazione in grado di ripulire l’acqua del rubinetto da agenti inquinanti e contaminanti al di sopra di 0,001 micron, mantenendo inalterata la presenza di sali minerali e ioni monovalenti nell’acqua.

composizione acqua molecole

Il purificatore Goccia agisce in modo rapido ed è direttamente collegato al rubinetto, senza la necessità di serbatoi e di ulteriori miscelazioni: il risultato è un’acqua buona e sana da bere per il consumo quotidiano, con caratteristiche oligominerali e adatta a tutta la famiglia. Per semplificare il processo di manutenzione e sostituzione dei filtri, l’impianto è interamente gestibile e monitorabile via App, assieme alla qualità dell’acqua erogata.

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