Tabella dei contenuti
- Il rapporto tra acqua e reni
- Calcoli renali: acqua consigliata
- Acqua adatta per coliche renali
- Renella ai reni: quale acqua bere
- Acqua e insufficienza renale
- Goccia: l’acqua che fa bene ai reni
Bere la giusta quantità e tipologia di acqua è essenziale per mantenere i reni sani: scopri quale acqua è la migliore per i principali disturbi renali, e in che modo un purificatore domestico può fornire acqua di qualità direttamente dal rubinetto di casa tua.
Il rapporto tra acqua e reni
Se introdurre il giusto apporto d’acqua è già di per sé fondamentale per l’organismo, lo è ancora di più per garantire il buon funzionamento dei reni e il filtraggio del sangue.
Il sistema renale è infatti in grado di eliminare i rifiuti eccessivi nel corpo, attraverso la formazione di urina, e di trattenere i nutrienti essenziali per l’organismo. Per fare ciò, i reni necessitano di un adeguato volume d’acqua al giorno per diluire le sostanze di scarto.
Se durante il giorno non si beve abbastanza acqua, i reni possono avere difficoltà a lavorare correttamente e accumulare tossine potenzialmente dannose: nel lungo termine, la disidratazione può compromettere le normali funzioni corporee e favorire l’insorgenza di alcuni disturbi tra cui i calcoli, le coliche, la renella e l’insufficienza renale.
Pertanto, il rapporto tra acqua e reni dipende strettamente dal volume di acqua introdotto: in genere sappiamo che, per mantenere i reni sani e funzionanti al meglio delle loro capacità, è consigliato bere almeno tra i 2 e i 2,5 litri al giorno.
Calcoli renali: acqua consigliata
Per definizione, i calcoli renali sono concentrazioni cristalline di sali minerali che si formano e si accumulano nei reni quando le urine contengono quantità eccessive di sostanze di scarto, tra cui sali di calcio, ossalato, acido urico e cistina.
Seppure vi siano numerosi fattori che concorrono all’insorgenza dei calcoli renali, come la predisposizione genetica e la dieta, l’acqua svolge comunque un ruolo cruciale nel prevenire e gestire i calcoli renali: bere molto aiuta a diluire le urine, riducendo la concentrazione delle sostanze di scarto e facilitando la diuresi dell’organismo.
È importante sfatare un falso mito: l’acqua di rubinetto non incentiva la formazione di calcoli renali, anzi! È stato dimostrato che il carbonato di calcio, normalmente presente nell’acqua del rubinetto, non concorre in alcun modo al peggioramento della patologia.
In ogni caso l’acqua consigliata per i calcoli renali è molto dolce e leggera, con caratteristiche oligominerali e un residuo fisso minore di 50 milligrammi al litro.
Acqua adatta per coliche renali
I calcoli possono causare l’insorgenza di coliche renali, dolori intensi che si verificano quando i cristalli si muovono attraverso l’uretere (canale che collega il rene alla vescica).
L’acqua può aiutare a ridurre il dolore associato alle coliche renali: oltre a diluire la concentrazione dei sali, bere in quantità aiuta ad eliminare sabbie e piccoli cristalli con le urine, riducendo il rischio che possano accumularsi ulteriormente.
Renella ai reni: quale acqua bere
La renella, chiamata anche “sabbia nei reni”, è un’insieme di piccoli aggregati cristallini formati da sali di calcio e acido urico: si tratta di una forma molto lieve di calcolosi renale, ma che può potenzialmente peggiorare se si beve una quantità d’acqua troppo scarsa durante il giorno.
Per supportare il trattamento della renella, l’acqua migliore da bere è di tipo oligominerale, con una bassa concentrazione di sali minerali disciolti che dà un maggiore effetto diuretico.
Acqua e insufficienza renale
Infine, l’insufficienza renale compromette il modo in cui i reni filtrano il sangue ed eliminano i rifiuti dall’organismo: sia in forma acuta che cronica, è una condizione i cui sintomi impattano di molto la qualità della vita, per cui è cruciale fare la giusta prevenzione.
Per l’insufficienza renale, è bene bere abbastanza acqua da favorire una corretta idratazione dell’organismo, ma non troppa, per evitare di fare ulteriore pressione sui reni.
Goccia: l’acqua che fa bene ai reni
Per depurare i reni e diminuire il rischio di disturbi associati, è molto importante bere sia la giusta quantità che la giusta tipologia di acqua. Un’acqua oligominerale con basso residuo fisso ed esente da contaminanti si rivela la migliore per il benessere renale.
Dipendere dall’acquisto di acqua in bottiglia però non è la soluzione ideale, sia in termini economici che ambientali: al contrario, un impianto di depurazione può fare la differenza.
Un purificatore domestico è in grado di filtrare l’acqua di rete da numerosi agenti inquinanti e contaminanti, al contempo riducendo la concentrazione di sali minerali disciolti per fornire un’acqua più leggera, pulita e sicura, direttamente dal rubinetto di casa.
La tecnologia a nanofiltrazione di Goccia, il sistema di purificazione firmato Nanosystem, permette di ottenere un’acqua depurata con caratteristiche oligominerali senza ulteriori miscelazioni: l’alternativa perfetta per chi è predisposto o affetto da patologie renali.
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